L’ipocondria più comunemente conosciuta come l’ansia di essere soggetti ad una grave malattia, riguarda un gran numero di persone, indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’estrazione sociale.

Si parla di ipocondria quando questo timore ingiustificato, è radicato nel soggetto, nonostante lo stesso si sia sottoposto a tutta una serie di esami, che hanno smentito con certezza l’inesistenza di una qualsiasi malattia organica.

I sintomi più frequenti sono naturalmente quelli che riguardano le diverse funzioni corporee, come controllarsi ripetutamente il valore della pressione, o tenere d’occhio la peristalsi, ma anche un innocuo raffreddore o una piccola ferita, possono gettare nel panico il soggetto.

L’ipocondriaco è una persona estremamente influenzabile, anche solo leggere i sintomi di qualche malattia, o sapere di una persona malata, bastano per allarmarlo e gettarlo in uno stato di angoscia, fino a convincersi che non solo potrebbe avere i medesimi sintomi, anzi è sicuro di soffrirne già.

Ciò che in parte può tranquillizzarlo è il continuo andare da un dottore, nella speranza che individui la causa dei suoi mali, non disdegna nemmeno di sottoporsi ad esami o indagini a volte davvero dolorose, sempre con l’idea che lo specialista non abbia capito o che non sia in grado di offrirgli le giuste cure.

Questo disturbo interferisce sulla qualità della vita, nell’ambito familiare tutti ruotano intorno ai sintomi dell’ipocondriaco, anche il lavoro ne risente, a causa delle continue assenza per fare dei controlli, che per la maggior parte delle volte, sono del tutti inutili.

Curare l’ipocondria non è certo semplice, il soggetto è davvero convinto che qualcosa non va e rifiutano di ammettere che il problema è solo nella loro mente e che le preoccupazioni sono eccessive e del tutto infondate.